Intervista
L’IA per la cultura: intervista a Emanuela Totaro
2025-09-18

Per la nostra rubrica DEEP DIVE, abbiamo avuto il piacere di parlare con Emanuela Totaro, Segretario Generale della Fondazione Kainòn ETS. Con lei abbiamo esplorato la visione che ha portato alla nascita di DiPA Tool, lo strumento digitale che aiuta i musei a progettare esperienze accessibili, rapide e sostenibili.
Puoi raccontarci il percorso che ha portato alla creazione di DiPA Tool?
Il DiPA Tool è nato da un profondo percorso di ricerca e progettazione avviato nel 2022 dalla Fondazione Kainòn nell'ambito del progetto "VERSO un museo del futuro". Si tratta del risultato di un intenso dialogo interdisciplinare che ha coinvolto esperti di tecnologia, accessibilità, professionisti museali e ricercatori. Questi incontri ci hanno permesso di creare una mappa concettuale sui temi cruciali dell'accessibilità digitale nei musei, che ha poi costituito la base per lo sviluppo dello strumento.
Da qui, è emersa chiaramente una necessità per i musei: orientarsi tra linee guida, normative e soluzioni tecnologiche. Spesso la mancanza di competenze interne e la frammentazione delle fonti creano un rischio concreto di investire in progetti digitali poco inclusivi, con costi di adeguamento elevati e opportunità perse per il pubblico. Il DiPA Tool risponde proprio a questa sfida.
In che modo DiPA Tool risponde a queste esigenze?
Lo strumento è pensato per essere immediato e pratico. È gratuito, basato su cloud e ottimizzato per l'utilizzo su dispositivi mobili. Guida il professionista attraverso un questionario-checklist, assegna un rating di accessibilità al progetto e, in pochi secondi, genera suggerimenti personalizzati e un'infografica. Tutto questo è possibile grazie a un modello di Retrieval-Augmented Generation (RAG) ancorato a una bibliografia scientifica curata. In questo modo, il tool fornisce un supporto operativo concreto, senza mai sostituirsi a una consulenza specialistica.
L'Intelligenza Artificiale è parte integrante dello strumento: come ne valutati l'impatto, anche in chiave di accessibilità e semplificazione?
L’IA ha un impatto enorme, riducendo il carico cognitivo degli operatori. È in grado di trasformare una mole di linee guida in un feedback sintetico e contestuale, accelerando i tempi di autovalutazione e rendendo il processo replicabile da chiunque, senza barriere. Come Fondazione, il nostro approccio di "IA controllata" tramite RAG è fondamentale per evitare "allucinazioni" o "bias", allineando ogni suggerimento a standard riconosciuti a livello internazionale.
Quali sono gli aspetti tecnici rilevanti del progetto e le funzioni principali dell’IA?
La nostra strategia si basa sulla Retrieval-Augmented Generation (RAG), che garantisce l'affidabilità dei suggerimenti. La generazione è "controllata" perché il sistema confronta le risposte dell'utente con una bibliografia scientifica da noi selezionata, elaborando il report solo a partire da fonti attendibili. Per ottenere il massimo in termini di precisione, abbiamo suddiviso il lavoro in quattro inferenze RAG - Progettazione, Target & Stakeholder, Tecnologie e Barriere - ognuna alimentata da sotto-bibliografie dedicate.
Questo progetto è nato da un'intensa co-progettazione con Dot Beyond, avviata dopo aver definito la mappa concettuale del DiPA. La continuità della collaborazione, che ha spaziato dal confronto teorico alla realizzazione pratica, ha favorito un lavoro ottimale. È stata un’esperienza formativa, in cui la referente del progetto per la Fondazione, Isabella Ducros, ha lavorato a stretto contatto con gli esperti di Dot, accompagnando gli sviluppatori in tutte le fasi di testing, modifica dei prompt e valutazione della qualità delle risposte.
Qual è stato il riscontro degli utenti?
Il workshop di LuBeC 2024 e ICOM Learning Center 2025 hanno confermato facilità d’uso, rapidità e precisione dei report. Dai questionari di feedback, il 100% dei partecipanti ha dichiarato che DiPA Tool migliora davvero la progettazione digitale museale e che lo utilizzerebbe per monitoraggi continui.
Come pensi che DiPA Tool possa evolversi nei prossimi anni?
Il nostro obiettivo è consolidare lo strumento e ampliarne l'impatto. Vogliamo attivare una comunità di conoscenza più solida attorno al tool, espandere l'ambito di applicazione a nuovi domini culturali come archivi e biblioteche, e mantenere un aggiornamento continuo delle fonti RAG.
Che tipo di valore aggiunto porta l’innovazione digitale nei processi decisionali pubblici?
L’innovazione digitale è in grado di trasformare i processi decisionali pubblici rendendoli più trasparenti, inclusivi ed efficienti. Strumenti come DiPA Tool offrono tre benefici chiave: decisioni basate su dati concreti (evidence-based), partecipazione informata e una maggiore efficienza e tracciabilità. Tutto questo consente alla pubblica amministrazione di superare le logiche abitudinarie e orientare le decisioni verso criteri di efficacia e miglioramento continuo.
Se dovessi sintetizzare il progetto in una frase chiave, quale sarebbe?
“DiPA Tool: la bussola AI che guida i musei verso un digitale davvero accessibile”.
2025-09-18
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