Intervista

Dal codice alla visione. Intervista a Giulio Nazzicone

2025-10-16

Foto del direttore della unit digital, in primo piano con uno sfondo tecnologico astratto

Per la nostra rubrica DEEP DIVE, abbiamo avuto il piacere di parlare con Giulio Nazzicone, Direttore della Unit Digital di Dot Beyond. Con lui abbiamo esplorato come la tecnologia possa diventare strategia — e come AI, blockchain e automazione stiano ridisegnando il modo di progettare ecosistemi digitali fondati su visione, qualità e scoperta.

Il tuo percorso parte dall’Intelligenza Artificiale e dalla robotica cognitiva. Come si è evoluta la tua visione dal codice all’attuale direzione strategica della Unit Digital di Dot Beyond?

Il mio percorso parte dall’Università dell’Aquila, dove ho studiato Informatica fino al dottorato in intelligenza artificiale orientato alla robotica cognitiva. Ho sempre visto la tecnologia come uno strumento di scoperta: più che “imparare un linguaggio” o un framework, per me è stato capire come ogni nuova ondata potesse cambiare il modo in cui lavoriamo e creiamo. Nel 2014 ho avviato un’attività imprenditoriale in Abruzzo insieme a un socio fidato. Volevamo costruire una realtà che fosse fondata non solo sulle competenze, ma sulle passioni delle persone: un ambiente dove esperienze e punti di vista diversi potessero contaminarsi a vicenda, generando soluzioni migliori per i clienti. L’incontro con Dot Beyond è stato naturale: abbiamo riconosciuto in loro la stessa visione, la stessa passione per l’innovazione tecnologica. Da lì è iniziato un percorso di crescita che mi ha portato fino al ruolo di Direttore della Unit Digital di Dot Beyond, una sfida che affronto ogni giorno con lo stesso spirito di curiosità che mi ha accompagnato dall’inizio.

Il tuo ruolo richiede di bilanciare le responsabilità gestionali con la necessità di sperimentare nuove tecnologie. Come garantite all'interno della Unit Digital sia la qualità costante dei progetti, sia la formazione necessaria per rimanere all'avanguardia?

Il mio ruolo è poliedrico: nasce dall’imprinting da sviluppatore e si è evoluto in responsabilità gestionali e strategiche. Coordino i team Scrum e i PO, seguo alcuni clienti direttamente, contribuisco alle attività commerciali e, quando serve, non esito a “sporcarmi le mani” nello sviluppo, sperimentando nuove tecnologie o metodologie.

Questo approccio ci permette di tenere insieme visione e operatività, ma soprattutto di elevare gli standard di qualità. Per restare all’avanguardia, la formazione continua è la nostra priorità: solo investendo costantemente nell'apprendimento del team possiamo affrontare le sfide tecnologiche più complesse.

Quali sono le principali tecnologie che guidano i vostri progetti e come stanno evolvendo?

Lavoriamo su tanti fronti, ma tre sono le tecnologie che oggi guidano i nostri progetti:

  • Intelligenza Artificiale Generativa, che stiamo integrando sempre più nei processi di design, prototipazione e sviluppo.

  • Blockchain, con applicazioni in scenari di tracciabilità e gestione sicura dei dati.

  • Automazione, per liberare risorse creative da processi complessi.

Quali sono gli scenari più concreti in cui questa combinazione sta creando valore in progetti recenti?

Un esempio concreto? Abbiamo sviluppato una soluzione per un gestionale di ricambi auto che, grazie all’AI generativa, ottimizza la catalogazione delle parti, velocizzando enormemente il processo. In un altro progetto, l’AI è stata applicata per la metadatazione di contenuti museali, creando uno strumento che non solo accelera il lavoro ma apre nuove possibilità di valorizzazione del patrimonio digitale.

Molti clienti vi considerano un vero e proprio partner tecnologico. Qual è l'obiettivo finale che perseguite nella relazione con le aziende?

Che si tratti di un grande brand o di una realtà più piccola, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: garantire qualità. Per noi la tecnologia non è un fine, ma un mezzo per costruire soluzioni utili, efficaci e durature. Per questo i clienti ci affidano non solo l'esecuzione, ma la sperimentazione e il lancio di nuove proposizioni sul mercato. Li accompagniamo nel percorso che chiamiamo "Dal coding alla visione strategica": Non siamo solo un fornitore, ma un laboratorio di idee.

Guardando avanti, quali trend ritieni saranno i più rilevanti nei prossimi mesi e qual è la sfida più grande per il settore digital?

L’AI generativa continuerà ad avere un ruolo centrale, evolvendosi da semplice “assistente” a strumento sempre più integrato nei processi aziendali. Ma guardiamo con attenzione anche a:

  • XR e metaverso, che possono rivoluzionare esperienze di brand, formazione e intrattenimento.

  • Automazione intelligente, capace di trasformare non solo l’efficienza, ma anche i modelli di business.

  • Sostenibilità digitale, un tema che vediamo sempre più importante per ridurre l’impatto ambientale delle soluzioni IT.

La sfida più grande, in questo scenario in rapidissima evoluzione, è una: restare sempre aggiornati. Le tecnologie cambiano a una velocità impressionante, strumenti come Figma, la suite JetBrains o nuovi IDE basati su AI stanno trasformando il nostro modo di lavorare, e questo ci obbliga a un ciclo continuo di apprendimento e formazione per tutto il team. È una corsa continua, ma è esattamente ciò che rende questo lavoro entusiasmante.

Se dovessi scegliere una parola chiave per descrivere il mio percorso, direi scoperta. È il filo conduttore che ci unisce a clienti e colleghi: ogni progetto è un’occasione per imparare, sperimentare e crescere insieme.

2025-10-16

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